Elezioni amministrative, oggi e domani si vota in Lombardia e nel Lazio
Si vota in Lombardia e Lazio, oltre dodici milioni di cittadini sono chiamati alle urne per scegliere governatori e consiglieri regionali. In Lombardia (1.504 comuni su 1.504) l'affluenza alle ore 12.00 di domenica 12 febbraio è del 9,20% (nel 2018 alla stessa ora e con lo stesso numero di comuni aveva votato il 19,91%) Nel Lazio (378 comuni su 378) è del 7,49% (17,35%) Nel 2018 si votò in una sola giornata. Invece quest'anno le urne per rinnovare le due amministrazioni saranno aperte oggi dalle 7 alle 23 e domani lunedì 13 dalle 7 alle 15. "E' un'elezione importante, quindi spero che l'affluenza sia adeguata a una scelta come quella che si deve fare per Regioni così strategiche per una nazione. Quindi andate a votare". L'ha detto la premier Giorgia Meloni uscendo dal seggio a Roma dove è andata a votare per la presidenza della Regione Lazio.
ELEZIONI IN LOMBARDIA
Quasi 8 milioni di lombardi potranno votare per eleggere il
presidente della Regione e gli 80 consiglieri dalle 7 fino alle 23 di oggi e
poi ancora domani dalle 7 alle 15. Quattro i candidati in corsa: il governatore
uscente Attilio Fontana, sostenuto dal centrodestra, il candidato del
centrosinistra e M5S Pierfrancesco Majorino, Letizia Moratti, candidata civica
sostenuta dal Terzo Polo, e Mara Ghidorzi di Unione popolare. Nel 2018 Fontana
sfiorò il 50% dei voti superando di venti punti il candidato del centrosinistra
Giorgio Gori (29,1%) mentre Dario Violi del M5s si fermò al 17,4%, con
un'affluenza del 73%. Il partito più votato fu la Lega con il 29,6% e 28
consiglieri, seguito dal Pd con il 19,2% e 15 consiglieri, mentre Fratelli
d'Italia ottenne il 3,6% e 3 consiglieri. E' possibile il voto disgiunto e si
possono indicare due preferenze a candidati di sesso diverso.
ELEZIONI NEL LAZIO
Per il Lazio, dove si sfideranno Alessio D'Amato
(centrosinistra e Terzo Polo), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella
Bianchi (M5s e altre liste di sinistra), Rosa Rinaldi (Unione popolare), Sonia
Pecorilli (Partito Comunista Italiano), la legge regionale è la 2 del 2005,
modificata nel 2017. Il Consiglio regionale del Lazio è composto da 50
consiglieri più il presidente della Regione. Quattro quinti, cioè 40
consiglieri, vengono eletti col metodo proporzionale sulla base di liste
concorrenti presentate a livello circoscrizionale (le cinque province: Roma,
Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo); il restante quinto (10 seggi) che vale non è
più assegnato 'automaticamente' tramite il cosiddetto listino, abolito nel
2017.
Il premio di maggioranza varia in funzione dei seggi che le liste collegate al presidente della Regione eletto hanno ottenuto con metodo proporzionale. Se il gruppo o i gruppi di liste collegati al candidato presidente eletto hanno conseguito, in sede di riparto proporzionale, una percentuale di seggi inferiore al 60% (30 seggi), il premio di maggioranza consiste nell’assegnare, tra i suddetti gruppi di liste, un numero di seggi necessario a raggiungere tale soglia. Tuttavia, il numero massimo di seggi attribuibile con il premio non può superare i dieci seggi, anche nel caso in cui non fosse sufficiente a garantire il raggiungimento del 60% dei seggi. Nel 2017 poi è stata introdotta tra l'altro la parità di genere, attraverso la doppia preferenza e l’obbligo di garantire il limite del 50% ai candidati dello stesso sesso nelle liste circoscrizionali e la garanzia di almeno un consigliere eletto per ogni provincia.
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